“Il consumo di bibite zuccherate (come quelle a base di cola, limonate, energy drink, eccetera) è cresciuto moltissimo negli ultimi decenni – scrivono gli autori nelle loro conclusioni – e sono già state collegate a maggiori probabilità di sviluppare sovrappeso e obesità, un grande fattore di rischio per l’insorgenza di un tumore.
È inoltre stata ben documentata la relazione tra questi drink e diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari.
Questo studio aggiunge un dato nuovo: bere bevande zuccherate, inclusi i succhi di frutta 100%, è associato anche a un maggiore rischio di cancro”.
“Come sempre quando si parla di alimentazione è importante la moderazione – sottolinea Paolo Pedrazzoli, direttore dell’Oncologia al Policlinico San Matteo di Pavia ed esperto di nutrizione in oncologia -.
Con la giusta alimentazione si può prevenire almeno il 30 per cento delle neoplasie, ma non esistono alimenti che in assoluto fanno bene o fanno male”. “Il meccanismo invocato per spiegare queste correlazioni è legato ai picchi di produzione di insulina e di insuline-like-growth factor (fattore di crescita simile all’insulina) che fanno seguito al rapido passaggio di elevate quantità di zucchero all’interno del torrente circolatorio, i quali fungono da possibili induttori di meccanismi cancerogenici – dice Roberto Bordonaro, direttore dell’Unità Operativa di Oncologia Medica dell’Ospedale Garibaldi di Catania -.
Il consumo eccessivo di il zuccheri liberi e a rapido assorbimento (presenti in bibite zuccherate o contenuti in cibi privi di fibre e altamente raffinati) è legato anche con il rischio di contrarre obesità, essendo i picchi insulinici seguiti da riduzione dei livelli di zucchero nel sangue che dà luogo a una immediata ricomparsa dello stimolo della fame.
E chili di troppo e obesità rappresentano un fattore di rischio per oltre una decina di tumori (esofago, seno, fegato, stomaco, rene, pancreas, colon-retto, vescica e utero)”.