È un’infezione piuttosto contagiosa.
Cos’è la Mani Bocca Piedi ?
La malattia Bocca Mani Piedi è un’infezione virale causata da un particolare tipo di virus l’enterovirus.
Nello specifico il Coxsackie A16 e l’Eneterovirus 71.
Questa infezione virale è molto diffusa nei bambini, in particolar modo in quelli di età inferiore ai 5 anni poiché, non essendo stati ancora esposti al virus, non hanno sviluppato alcuna immunità, tuttavia esistono forme che colpiscono anche adolescenti ed adulti.
Le principali vie di trasmissione sono quella oro-fecale e aerea. La patologia come suggerisce il nome stesso, è caratterizzata dalla presenza di un esantema su mani, piedi e bocca.
Fortunatamente come quasi tutte le patologie infantili si risolve senza complicazioni nel giro di 2/4 settimane.
La malattia presenta una particolare stagionalità. Infatti in Europa colpisce prevalentemente nei mesi primaverili e invernali, mentre nei paesi tropicali maggiormente durante la stagione delle piogge.
La stagionalità di questo virus è molto simile a quello del virus influenzale, dato che la sua via di trasmissione è quella aerea.
Quindi il virus si diffonde maggiormente quando le persone stanno al chiuso.
Meccanismo di trasmissione contagio
Come detto in precedenza le principali vie di trasmissioni sono quella oro-fecale ed aerea.
Quindi il contagio avviene al seguito del contatto diretto con feci, muco,saliva o superfici contaminate dal virus.
Quest’ultimo può essere anche veicolato al seguito del contatto con il liquido delle vescicole di una persona infetta, oppure per via aerea, attraverso le goccioline emesse con tosse, starnuti o anche semplicemente parlando.
Di solito il periodo di incubazione è di 3-7 giorni.
Il periodo di massima virulenza è rappresentato dalla prima settimana di malattia, tuttavia il virus può essere contratto anche al seguito di contatto con secrezioni provenienti da persone guarite o asintomatiche.
Infatti il virus sopravvive dalle 2 alle 4 settimane nelle secrezioni rinofaringee e nelle feci.
Di solito dopo essere guariti dalla malattia viene generata un’immunità nei confronti del virus, che di solito rende il soggetto immune dalla patologia per il resto della sua vita.
Esistono però casi di reinfezione visto che la malattia può essere causata da diversi tipi di Enterovirus.
Segni e sintomi
Il principale segno nonché il primo segno della patologia è rappresentato dalla febbre, che di solito compare un paio di giorni prima dell’esantema.
In alcuni casi però, la malattia si manifesta senza la presenza di febbre ma con il solo esantema vescicolare o maculo-papulare di piccole dimensioni.
Le vescicole compaiono inizialmente nel cavo orale e dopo uno paio di giorni si estendono al palmo delle mani e alla pianta dei piedi; in rari casi le vescicole compaiono anche su gola, viso, arti, genitali e glutei.
Oltre ai sintomi classici possono essere presenti anche tosse, cefalea, dolori addominali, diarrea, inappetenza e irritabilità.
Diagnosi
La diagnosi è quasi ed esclusivamente clinica, e quindi basata sul evidenza dei segni e dei sintomi caratteristici della malattia.
La diagnosi di certezza si ha isolando il virus mediante un esame colturale su un campione di feci o un tampone rinofaringeo.
È opportuno effettuare la diagnosi differenziale con malattie come quella di Kawasaki, la varicella, il morbillo, la rosolia e altre malattie che hanno esordio simile.
Terapia
La terapia si basa sulla somministrazione di antipiretici e antinfiammatori per la febbre e creme emolienti e antiprurito per le ulcere.
A causa delle ulcere alla gola è consigliata un’alimentazione semi-liquida come:zuppe,frullati, acqua, latte, etc; sono invece sconsigliate bevande acide come le spremute d’arancia o di limone.
È fondamentale prestare particolare attenzione all’igiene, per evitare che le vescicole si infettino, causando la sovrainfezione batterica.
Prevenzione
Dal momento che non esiste ancora un vaccino per questa malattia, le attuali misure di prevenzione sono orientate a interromperne la catena di trasmissione visto che è molto comune tra bambini che frequentano asili nido, scuole e in generale centri per l’infanzia.
È quindi estremamente importante che vengano rispettato un buon grado di igiene.
Quindi bisogna lavare spesso il viso e le mani dei bambini, pulire superfici e oggetti potenzialmente contaminati ed evitare la condivisione di stoviglie.
Infine anche se la malattia ha un decorso generalmente benigno è inoltre opportuno isolare il bambino fino alla scomparsa del rash.
Si manifesta da tre a sei giorni dopo il contagio e l’eruzione scompare nel giro di una o due settimane.
Quale terapia utilizzare?
Come già detto la “mani-piedi-bocca” ha un decorso favorevole che prevede la naturale guarigione nel giro di pochi giorni.
Non esiste una cura specifica e in genere non si rende necessaria alcuna terapia se non il trattamento dei sintomi al fine di alleviare lo stato di malessere (talvolta importante) che la malattia determina.
In particolare è consigliabile l’utilizzo di paracetamolo (ad es: Tachipirina) nei casi di febbre elevata e stato di malessere importante e l’impiego di antistaminici (ad es: Zirtec, Formistin, Cerchio) in caso di prurito (che talora può essere presente ed intenso) previa prescrizione medica.