Un alimento che provoca il tumore e che noi tutti mangiamo? C’è, e purtroppo è il Dottor Franco Berrino a parlarcene. Quante volte abbiamo deciso di acquistare il dado in brodo? Più di cento, sicuramente.
Ci diciamo che è molto comodo, che è facile da preparare. In effetti, preparare il brodo richiede molto tempo libero a disposizione. Ma quali sono i rischi per la nostra salute?
Il Dr. Franco Berrino, medico ed epidemiologo presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha deciso di approfondire l’argomento. All’aumentare della temperatura a cui è sottoposto il dado, aumentano anche le possibilità di rischi per la salute.
L’epidemiologo ha infatti osservato come all’aumentare della temperatura aumentano le sostanze cancerogene:
“Per cui l’hamburger alla piastra è il peggiore di tutti. L’arrosto arriva a 250 gradi, per cui nell’arrosto ce ne sono molte. Nel bollito, che va solo a 100 gradi se ne formano meno“.
Tenete presente che il dado dei supermercati contiene il glutammato monopodico, che è già un eccitotossina che in Gran Bretagna hanno rimosso da numerosi prodotti in vendita perché causa tumore. Il glutammato, tuttavia, viene utilizzato per insaporire i piatti.
Glutammato: correlazione con tumore
Il Dottor Blaylock, un neurochirurgo e nutrizionista americano, ha deciso di approfondire i danni da glutammato nel libro “Excitotoxins: the taste that kills“.
Quali sono i potenziali effetti per il nostro organismo? Anzitutto, danneggia il nostro cervello e potrebbe favorire l’avanzare del Morbo di Parkinson o del Marmo di Alzheimer.
Cosa possiamo sfruttare a questo punto per insaporire il cibo? Di seguito vi lasciamo il parere dell’esperto, che vi darà dei preziosi consigli a riguardo.
“La cosa migliore è farsi da soli un preparato per brodo. Se questo non è possibile, si possono acquistare in commercio dadi privi di glutammato monosodico e di carne, spesso di produzione biologica.
Il glutammato monosodico è un esaltatore di sapidità, cioè dà sapore, e purtroppo molti dei cibi pesantemente elaborati dall’industria alimentare sarebbero, se non “corretti”, privi di sapore o addirittura disgustosi.
È uno dei tanti additivi utilizzati dall’industria per far apparire le cose come non sono, sia in termini di colore, sapore e sostanza, e rinunciarvi vorrebbe dire non poter più vendere certi prodotti.
Ho analizzato gli ingredienti dei dadi biologici in commercio e la maggior parte sono pieni di sale, olio di palma e lieviti (che danno intolleranza e gonfiano l’intestino).
Il mio consiglio è quindi quello di tornare al gusto originario dei cibi, cosa che ad alcuni può risultare difficile all’inizio ma che darà grande soddisfazione e leggerezza.
Se proprio non potete fare a meno del dado vi consiglio il miso, il gomasio e il sale rosa dell’Himalaya.”