Un neonato è morto a seguito di una circoncisione praticata in casa. Erano presenti la madre, la nonna e un santone, arrestato poco dopo l’accaduto.
Negli ultimi giorni, si sono registrati due casi. Nello specifico, questo è accaduto a Genova: quartiere Quezzi.
La mamma del piccolo, Maria Aneton e la nonna, che si chiama Katerine Aidbidion, di origini nigeriane, sono state interrogate a lungo in questura.
Le due donne hanno ammesso che c’era una terza persona, un santone che avrebbe dovuto aiutarle durante la pratica.
L’uomo, arrestato alla frontiera di Ventimiglia, stava scappando. Lui doveva praticare la circoncisione e ha portato alla morte il piccolo.
“Amavo mio figlio, non gli avrei mai fatto del male. Questa pratica è per noi una tradizione. Non riesco a crederci”, ha affermato la madre, venticinquenne.
I soccorsi, chiamati soltanto dopo molto tempo, quando sono arrivati sul posto, non potevano fare nulla per il piccolo. Hanno dovuto dichiarare il suo decesso.
Questo è il secondo caso; il primo, avvenuto a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, ha posto l’attenzione su questa pratica.
A riguardo, è intervenuta Giulia Grillo, la Ministra della Salute. “Ci troviamo di fronte alla tutela dei bambini: dobbiamo trovare un modo per intervenire. Ci rivolgeremo alle comunità religiose.” Ha detto.