Uno studio norvegese condotto dall’Università di Bergen, in seguito pubblicato sulla rivista American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, mette in allerta le donne dal pericolo della menopausa. Potrebbe infatti danneggiare i polmoni con gli stessi effetti del fumo del tabacco prolungato e accanito, a causa degli effetti ormonali che succedono nel corso di questa fase.
Gli studiosi norvegesi hanno analizzato i dati provenienti da 1438 donne arruolate nello European Respiratory Health Survey. Una ricerca sulla salute respiratoria, nei paesi inquinati sempre più compromessa.
Come riporta Leggo, tra le donne erano di età compresa tra i 25 e 48 anni all’inizio della ricerca nessuna era in menopausa.
Hanno seguito le pazienti per un periodo lungo 20 anni. Alcune di loro hanno ovviamente sperimentato l’arrivo della menopausa e quindi il termine del ciclo mestruale e dell’età fertile.
Menopausa: cosa sapere?
Una volta entrate in questa fase della vita, nelle donne hanno riscontrato un accelerato declino nella funzione polmonare. Simile a quello che è possibile sperimentare fumando molte sigarette, fino a 20 al giorno per 10 anni.
In particolare i parametri presi come riferimento sono stati due. Una sorta di misura dei polmoni e quindi della loro possibilità di espansione (la forced vital capacity, Fvc) e la quantità di aria che può essere inalata in un secondo (il forced expiratory volume in one second, Fvc1).
Il declino della prima di queste due funzioni era paragonabile a fumare 20 sigarette al giorno per 10 anni. Esattamente come fu intuito precedentemente, mentre quello della seconda equivaleva invece a fumare 20 sigarette al giorno per 2 anni.
Questo fa emergere in maniera decisa che ci sarebbe bisogno di maggiori controlli a vari livelli dopo la menopausa, e che è necessario effettuare in questa fase della vita non soltanto prevenzione cardiovascolare ma anche respiratoria.