Sapete qual è il miglior alleato del diabete? La frutta secca. E’ questo il risultato di una recente ricerca condotta da epidemiologi e nutrizionisti della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston e diretto da Gang Liu.
Secondo questo studio, mangiare almeno 5 manciate di noci a settimane, ovvero circa 28 grammi, può offrire ai diabetici una protezione.
Questa ricerca, sembra sia stata pubblicata sulla rivista Circulation Research ed è stata basata su diversi pazienti diabetici. Si è confermato come la frutta secca, su questa popolazione specifica, sia davvero un toccasana per il cuore.
I ricercatori sembra abbiano analizzato i dati riguardanti l’alimentazione di circa 16.217 persone sia uomini che donne, prima ed anche dopo la diagnosi di diabete.
I ricercatori hanno così analizzato, quindi, il consumo di frutta secca da parte di questi pazienti.
Nel corso del periodo di monitoraggio, sono stati registrati ben 3.336 casi di malattia cardiovascolare e 5.682 decessi.
Ed ancora, dallo studio è emerso che consumare ben 5 o anche più porzioni di frutta secca a settimana, non fa altro che ridurre il rischio cardiovascolare di un paziente diabetico del 17%. Questo rispetto ad un paziente che ne consuma meno di una porzione al mese.
Inoltre, dallo studio è anche emerso che le persone che dopo avere ricevuto la diagnosi di diabete non hanno in alcun modo modificato le proprie abitudini alimentari, coloro che lo hanno fatto invece presentavano una riduzione dell’11% del rischio cardiovascolare e del 25% del rischio di morte per cause cardiovascolari.
Il punto di vista dell’esperto
A parlare è stato Francesco Purrello, Presidente della Società italiana di Diabetologia e ordinario di Medicina Interna all’Università di Catania. Lo stesso ha dichiarato: «Lo studio ha delle importanti implicazioni pratiche. Per tanti anni si è pensato che la frutta secca fosse pericolosa per i pazienti con diabete. Questo per via dell’elevato contenuto in calorie.
Questi alimenti, in particolare le noci, ma anche nocciole e mandorle, devono invece essere reintrodotti nella dieta dei diabetici, ovviamente con moderazione (100-125 grammi alla settimana). Questo perché il loro contenuto in acido oleico, acidi grassi polinsaturi, fibre, minerali e vitamina E hanno dimostrato di avere effetti benefici di riduzione delle malattie cardiovascolari».