Zangrillo, lo ricordiamo, è stato al centro di polemiche sulle sue dichiarazioni riguardo al cambiamento osservato dal fronte ospedaliero nel nuovo CORONAVIRUS in fase post emergenza con la frase
“il CORONAVIRUS è clinicamente morto”.
Adesso, ha dichiarato altro: “il lockdown è stato efficace, anche se drammatico per l’economia. Il distanziamento intelligente è una buona misura. Ma se continueremo a comportarci bene, se seguiremo le norme igieniche che ben conosciamo, sono certo di una cosa:
A FINE MESE, almeno all’aperto, faremo a meno delle MASCHERINE”.
Il primario continua “basandomi sull’osservazione, già 2 mesi fa ho avuto la consapevolezza che stesse succedendo qualcosa”.
”Il Covid 19 c’è ancora, non è mutato, ma l’interazione virus-ospite non dà più la malattia. I tamponi più recenti hanno mostrato una carica virale di gran lunga attenuata rispetto ai prelievi di 1-2 mesi fa”. E fa nuove precisazioni anche sulla SECONDA ONDATA: “ora abbiamo le cure giuste da mettere in campo. Sappiamo molto del virus. I virologi del San Raffaele diretti da Massimo Clementi hanno accertato che si tratta di un maledetto beta coronavirus, stessa famiglia di Sars e Mers. Però è diventato meno bellicoso. I fattori ambientali giocano inoltre a nostro favore: raggi ultravioletti e temperature alte lo indeboliscono”.
Secondo il primario, bisogna essere chiari e diretti nello spiegare la situazione attuale dell’epidemia di Covid-19.
“Ormai”, afferma,
”è ora di ribadire una cosa: un paziente positivo non è malato. E il numero giornaliero dei contagi non ingrossa le fila dei malati. Punto”.