I sintomi più comuni del coronavirus sono ormai arcinoti: febbre, tosse, raffreddore, mal di testa o problemi al sistema nervoso, forti dolori muscolari e gastrointestinali, perdita di gusto e olfatto e similari.
Ma attenzione ai nuovi segnali che il corpo ci dà dell’essere entrati in contatto con il COVID-19.
Alcuni ricercatori francesi ma anche altri studiosi statunitensi, come riporta il quotidiano britannico Daily Star Online, hanno infatti scoperto che si sono sviluppati altri sintomi particolari che riguardano insolite parti del corpo e finora non riconducibili al virus.
Scoperte del genere, che avvengono praticamente ogni giorno, sono testimonianze del fatto che nonostante si stia lavorando a cure e vaccini si sa ancora davvero poco di quest’infezione che ha bloccato il mondo intero.
I NUOVI SINTOMI DEL CORONAVIRUS
I ricercatori transalpini hanno riscontrato fenomeni dermatologici come
orticaria, arrossamenti o addirittura pelle congelata e dolorante. Il tutto senza che i soggetti abbiano riscontrato problemi fisici o allergici.
Si tratta, dunque, di una nuova evoluzione del virus che ha dimostrato di poter attaccare praticamente ogni apparato dell’essere umano, dalle vie aeree al sistema nervoso passando per tutti gli altri.
E non è tutto: i Centri statunitensi per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie hanno avvisato di numerosi casi di coronavirus in cui i pazienti presentavano
la labbra o viso bluastri, il che sembrerebbe avere dell’incredibile ma è invece una triste realtà.
IL BOLLETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE DI MERCOLEDÌ 15 APRILE 2020: POSITIVI, VITTIME E GUARITI DEL GIORNO
Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, ha diramato in conferenza stampa il bollettino relativo ai numeri del coronavirus: ad oggi, mercoledì 15 aprile 2020, il numero di persone attualmente positive al virus è 105.418 (+1.127 rispetto a ieri, di cui 3.079 ricoverate in terapia intensiva (-107 rispetto a ieri, ennesimo giorno di calo di pressione sulle strutture ospedaliere nazionali), 27.643 ricoverati con sintomi e la maggior parte è in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi.
Si registrano oggi 578 morti.
Il numero dei guariti è 38.092 (+962 rispetto a ieri). Si tratta di numeri in miglioramento rispetto alle scorse 24 ore, anche per quanto riguarda il numero dei contagi sul territorio nazionale.
LA LOMBARDIA CHIEDE LA RIAPERTURA
La Regione Lombardia intanto, riporta SkyTg24, avrebbe chiesto la riapertura delle attività lavorative a partire dal 3 maggio, giorno in cui scadrà il lockdown dell’Italia imposto dalle autorità. E lo ha fatto con la seguente nota ufficiale: “dal 4 maggio la Regione chiederà al governo di dare il via libera alle attività produttive nel rispetto delle “Quattro D”. Distanza (un metro di sicurezza tra le persone), Dispositivi (ovvero obbligo di mascherina per tutti), Digitalizzazione (obbligo smart working per le attività che lo possono prevedere) e Diagnosi (dal 21 aprile inizieranno i test sierologici grazie agli studi in collaborazione con il San Matteo di Pavia).” Si ricorda che la Lombardia è tra le regioni più flagellate dal coronavirus, oltre che uno dei motori produttivi del paese.
TEST SIEROLOGICI IN ARRIVO
Parte la procedura per i test sierologici che dovrebbero consentire di individuare i potenziali “immunizzati” dal coronavirus. Il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri, come riportato da SkyTg24, ha ricevuto dal governo l’incarico di avviare la procedura pubblica per la ricerca e l’acquisto dei test, che dovranno rispondere a una serie di caratteristiche individuate dal ministero della Salute.
Il test, a quanto risulta, sarà somministrato a un campione di 150mila persone individuate su scala nazionale e suddivise per profilo lavorativo, genere e sei fasce di età.
Non sono disponibili ulteriori dettagli, ma si tratta di un ulteriore passo avanti importante nelle operazioni di contenimento e studio del virus.
ALLARME VIAGGI AEREI
Quando il lockdown finirà, si legge sempre su SkyTg24.it, viaggiare in aereo costerà molto di più.
Questo stando a dichiarazioni degli esperti rilasciate al quotidiano britannico The Telegraph.
Il costo del biglietto infatti potrebbe ammontare al doppio se non anche al triplo, rispetto ad ora.
Sarà questo l’effetto delle nuove misure di distanziamento sociale che dovranno adottare le compagnie aeree.