Contanti: limite di pagamento e sanzioni ridotte
Contestualmente all’abbassamento del limite dei contanti scendono anche le sanzioni, ma non per tutti.
Vediamo le nuove disposizioni in vigore.
Contanti: limite di pagamento e soggetti interessati
Il Fisco vieta i trasferimenti dei contanti oltre una certa soglia che dal primo luglio sarà ridotta a 2.000 euro. Quindi, tutti i pagamenti per acquisto di beni e servizi devono avvenire entro tale limiti per tutti i soggetti (privati o forme giuridiche).
I pagamenti che superano questo il limite stabilito della legge, deve avvenire con mezzi tracciabili: bonifico bancario, carte di credito, bancomat, assegno bancario o postale.
La violazione non si configura per l’imprenditore persona fisica che preleva utili dalla ditta individuale o conferisca denaro per finanziare la sua attività.
Obbligo antiriciclaggio anche per i professionisti
I professionisti hanno l’obbligo di rilevare l’illecito avvenuto con il superamento della soglia dei contanti e comunicarlo al MEF, nell’espletamento delle loro funzioni ed esercizio della propria attività.
I professionisti possono rilevare il superamento della soglia nella gestione della contabilità ordinaria dei propri clienti.
Per omessa segnalazione la sanzione a carico dei professionisti resta di 3.000 euro.
La riduzione del limite dal 1° luglio 2020, in questo caso non opera nessuna riduzione sulla sanzione per omessa dichiarazione dell’illecito del cliente che ha superato il limite del contante e infranto la normativa vigente.
Salvo, modifiche del testo normativo, chi non segnala l’illecito dal 1° luglio 2020 sarà punito maggiormente da chi opera l’illecito.
Proposta di abolire il tetto di 2.000 euro
In atto una proposta di abolire per luglio 2020 la riduzione del limite dei contanti da 3.000 a 2.000 euro. Secondo l’opposizione al Governo imporre adesso il limite dei contanti porterebbe ad un freno dell’economia al consumo.