Oggi parliamo dei farmacia a base di nimesulide: uno dei più noti, per esempio, è l’Aulin. L’Agenzia Europea del Farmaco, ovvero l’Ema, ha discusso più volte riguardo al suo principio attivo.
L’ultimo processo al principio attivo è avvenuto nel 2010. Alla fine, hanno deciso che, sì, i rischi possono esserci, ma ogni medicinale presenta delle controindicazioni.
L’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, tuttavia, ha escluso la rimborsabilità della Nimesulide nel trattamento dei dolori cronici.
Attraverso la nota 66 (G.U. n. 197 del 24/08/2012), hanno specificato che questo farmaco è prescritto a carico del SSN: va introdotto solo contro il dolore acuto.
Il motivo? Per evitare che si possa incorrere in problemi gravi sul lungo termine al sistema epatico. Vittoria D’Incesso, che ha lavorato presso la commissione Affari Sociali della camera, ha rilasciato in una intervista.
Effetti della Nimesulide sul fegato
Non è chiaro come si possa conciliare l’obiettivo di escludere l’uso cronico della nimesulide con la scelta di prevedere la rimborsabilità del dolore acuto associato alle patologie croniche: dalla lettura della nota Aifa, credo che emerga chiaramente il rischio che questa possa favorire e incoraggiare l’uso senza controllo medico del farmaco; ciò è tanto più vero se si considera che Aifa ha mantenuto in commercio la confezione da 30 unità del farmaco.
Non può essere utilizzato questo farmaco per chi ha problemi al fegato. Si consiglia l’assunzione unicamente per il trattamento del dolore acuto e per i dolori del ciclo.
Inoltre, non va assunto per periodi maggiori di 15 giorni. La dose massima giornaliera è di circa 200 mg, ovvero due bustine.