Secondo la definizione di Federasma (l’organizzazione che dal 94 riunisce le maggiori associazioni italiane di pazienti che sostengono la lotta all’asma e alle allergie), l’asma è una malattia cronica dei bronchi.
Le vie aeree sono ristrette come risultato della contemporanea presenza di broncospasmo, di infiltrato infiammatorio e di secrezioni del lume bronchiale. Causano mancanza o difficoltà nel respiro, tosse , respiro fischiante o sibilante, sensazione di oppressione nella zona toracica.
Tutti i sintomi non si manifestano simultaneamente. Si verificano sempre con la medesima intensità (quando sono molto intensi si può anche parlare di crisi d’asma, è possono manifestarsi in tempi diversi, durante la vita.
L’asma al momento costituisce la terza voce di spesa del Servizio sanitario nazionale. Diversi ricercatori in tutto il mondo affermano che alla base vi sia una predisposizione genetica. Su questo agiscono vari fattori, cosiddetti scatenanti, i quali rendono clinicamente manifestante la malattia. Possono peggiorare l’asma fino a causarne delle vere e proprie crisi.
I suoi sintomi sono pochi ma ben definiti. La tosse è secca e fastidiosa, dura pochi minuti e si manifesta particolarmente nelle ore notturne (o nelle prime ore del mattino), oppure durante uno sforzo. La respirazione invece risulta difficoltosa come dopo aver fatto una corsa, anche se in realtà si è perfettamente tranquilli. Alle volte viene accompagnata da un suono molto simile ad un sibilo.
Sempre parlando di sintomi, è particolarmente importante far caso al momento in cui si manifestano. Se vi trovate in casa, o dopo aver svolto attività fisica, oppure in campagna. Sono informazioni importantissime, perché aiutano il medico a capire quali fattori sono causa delle crisi. Quali regole di vita devono essere applicate per evitarle.
Come si diagnostica l’asma
Il primo passo è una visita da uno specialista pneumologo. Dopo il colloquio e la visita, questi prescrive diversi esami per mettere a pugno la diagnosi. Chi soffre di asma allergica dovrà inizialmente, se non ne è a conoscenza, determinare quali sono i fattori scatenanti specifici che causano i disturbi allergici. Dovrà sottoporsi ad alcuni test specifici che sono in grado di individuare in poco tempo quali sono le sostanze a cui si è più sensibile.
Valgono poi per chiunque, alcuni esami da fare per confermare la presenza della malattia e per valutare la qualità del respiro. Il più importante è la spirometria basale. Questo esame è in grado di determinare la quantità di aria che entra ed esce dai polmoni, e quindi la capacità di respirazione del paziente.
In alcuni determinati casi, inoltre, come l’asma da sforzo, viene anche chiesto il test di broncostimolazione da sforzo. Una spirometria, da fare però durante una cosa su un tapis rouland, che servirà a valutare la connessione tra fatica muscolare e la difficoltà respiratoria.
Gli esami per accertarla
Per avere una corretta diagnosi dell’asma bronchiale, ci si può avvalere della spirometria. Un esame molto semplice, economico e poco invasivo che misura la vostra capacità respiratoria.
In un paziente asmatico, bisogna sempre ricercare la presenza di una componente allergica, che può venire identificata con un test cutaneo o ricerca di IgE (Immunoglobuline E) specifiche nel siero.
L’instabilità della malattia con presenza di tosse, dispnea, respiro sibilante, porta il soggetto asmatico a enormi limitazioni nello svolgimento quotidiano delle normali attività, e sono espressione di uno scarso controllo della malattia.
La cura
Al momento come terapia per combattere l’asma sono disponibili anche farmaci antinfiammatori non steroidei rappresentati dagli antileucotrieni che vengono utilizzati per via orale.
Da poco tempo invece è possibile usare un nuovo farmaco, limitato solamente ai casi selezionati di grave asma bronchiale allergica, rappresentato da una molecola che antagonizza le IgE e viene utilizzato tramite iniezioni sottocutanee.