Trovare l’Anisakis nel pesce è piuttosto frequente. Ad esempio, quando acquistiamo, il merluzzo o lo sgombro, dobbiamo controllare sempre che sia privo di rischi.
Ovviamente, ci sono alcuni consigli che vogliamo darvi per essere sempre certi che sia tutto pulito. Questo verme fa parte della famiglia dei nematodi parassiti.
L’infezione da Anisakis è trasmessa maggiormente tramite il pesce. Non è un caso, infatti, che questi vermi si trovino nel mare e che sono comunemente ingeriti dai crostacei.
Inizialmente, i sintomi fanno pensare a una malattia: possono presentarsi con dolori addominali, vomito, diarrea e nausea.
Purtroppo, è molto difficile fare una stima di quante persone siano infettate dal verme in Europa. Alcuni dati indicano 500 infezioni l’anno di Anisakis.
Tuttavia, uno studio condotto in Spagna, ha messo in rilievo come le infezioni possano essere ben più alte: circa 8000 all’anno.
Le larve si presentano tra uno o tre centimetri di lunghezza. Possiamo, infatti, vederle a occhio nudo sugli alimenti.
Tra i pesci maggiormente infetti, citiamo i seguenti: pesce spatola, suro, lanzardo, merluzzo, sgombro, alici, totano, triglia, sardina, cefalo.
La parte in cui possiamo trovare il verme è nella cavità addominale del pesce, ed è questo il motivo per cui molti sono venduti eviscerati e sfilettati. Anche l’abbattimento è essenziale. Se volete mangiare pesce crudo, affidatevi esclusivamente ai migliori pescivendoli sul mercato.