Alla Northwestern University, hanno condotto uno studio sulle abitudini che le donne dovrebbero evitare per prevenire le malattie cardiache. Ci sono alcuni fattori che aumentano potenzialmente il rischio di infarti e di ictus.
Sono stati raccolti numerosi dati e studi anche di altre prestigiose università. La prima è la McMaster University, che ha analizzano più di 12.000 pazienti. Il risultato è che un carico emotivo potrebbe sforzare il nostro cuore in modo irreparabile.
Andre Smyth, che ha condotto lo studio, ha messo in evidenza come un forte carico emotivo e fisico possa effettivamente aumentare la pressione sanguigna, oltre alla frequenza cardiaca.
Un’altra ricerca prestigiosa, condotta alla Head Care a Salt Lake City, mette in cattiva luce la qualità dell’aria. Più di 16.000 pazienti sono stati studiati, con un risultato: coloro che avevano avuto vari attacchi cardiaci, erano stati a contatto con aria contaminata.
Sarebbe bene ogni tanto, dunque, trascorrere del tempo all’aria aperta, in mezzo alla natura, proprio per rigenerare la salute dei polmoni.
Cosa evitare e cosa curare
L’Instituto Karolinska, invece, adduce la possibilità di rischio cardiaco al divorzio. Analizzando vari dati e schede, il 18% delle persone che avevano avuto un divorzio avevano avuto un infarto.
Anche la gravidanza potrebbe influisce, almeno questo è quanto afferma l’Università del Sud della California. I cambiamenti in atto durante la gravidanza sono piuttosto importanti.
Pare che, durante il periodo di gestazione, le donne siano maggior soggette agli attacchi di cuore. Diventa necessario, dunque, monitorare spesso la propria salute.
Tornando al carico emotivo, l’Università di Sydney, invece, fa rientrare tra le cose che possono causare un infarto la rabbia. Dopo un forte attacco di rabbia, il rischio di attacco di cuore sale di 8,5 volte rispetto alla media.
Un abuso di alcool potrebbe esserci fatale: questo è quanto afferma l’Università della California. Un’abitudine sbagliata, che dovremmo correggere e che ci pone a rischio di insufficienza cardiaca congestizia.
Tra i fattori che potrebbero influisce, stando a quanto riporta l’Università di Manitoba, troviamo le temperature molto basse. Il freddo, in effetti, pone il nostro organismo a un forte stress: sarebbe bene coprirsi molto soprattutto quando sono presenti sbalzi di temperatura.
Un’altra causa è l’insonnia: l’Università Norvegese di Scienza e Tecnologia ha studiato gli effetti del disturbo del sonno sul cuore. Coloro che hanno difficoltà a dormire potrebbero subire un attacco di cuore: la possibilità aumenta del 45%.
L’ultimo fattore è il fumo, un’altra cattiva abitudine che dovremmo togliere dalla nostra vita. Gli scienziati del Centro Medico Sourasky hanno approfondito la correlazione tra il fumo e l’infarto. Coloro che fumano più di 3 sigarette al giorno sono maggiormente esposti alle malattie cardiache.